comunicazione efficace di sostenibilità per evitare il greenwashing

I numeri che parlano di sostenibilità: il turismo sostenibile e la comunicazione efficace

I numeri che parlano di sostenibilità: il turismo sostenibile e la comunicazione efficace

Gli italiani sono sempre più attenti all’ambiente e sempre più disposti a pagare un sovrapprezzo anche per viaggi e soggiorni sostenibili. A rivelarlo è “Obiettivo sostenibilità: nuove traiettorie di sviluppo per il turismo italiano”, il nuovo studio di Deloitte in collaborazione con AICEO-Associazione Italiana Ceo che analizza l’impatto della sostenibilità sulla filiera del turismo italiano.

Cosa ci dicono i dati

Il 74% dei turisti italiani vuole viaggiare in maniera più sostenibile per contrastare il cambiamento climatico e il 50% dei partecipanti alla ricerca è disposto a pagare un sovrapprezzo se l’operatore turistico offre un servizio green certificato.
Circa la metà dichiara infatti di essere disposta a spendere un 5-10% in più, mentre circa il 20% si spingerebbe fino al 15-20% in più.
Secondo il 64% degli intervistati sono gli effetti del cambiamento climatico ad averli spinti a viaggiare in maniera più sostenibile, percentuale che sale fino al 71% quando si parla della Gen Z. Sette intervistati su dieci dichiarano di adottare misure per ridurre il proprio impatto nella località in cui soggiornano e si tratta di comportamenti mutuati dalle abitudini sviluppate in casa. Inoltre, secondo il 77% i siti di booking online e, più in generale, le agenzie di viaggio dovrebbero migliorare la segnalazione delle strutture con certificazioni sostenibili per facilitare il turista.

L’importanza di comunicare (bene) l’impegno per la sostenibilità.

La sostenibilità, ormai è un fattore importante per dirsi soddisfatto della propria esperienza di alloggio (68%) e di viaggio (65%). Dalla ricerca, però, emerge che solo il 30% dei turisti dichiara di trovare con facilità informazioni sulle pratiche sostenibili delle strutture alberghiere o dei mezzi di trasporto. Ma non solo: i turisti segnalano anche una mancanza di chiarezza nella comunicazione. Solo il 30% ritiene che strutture ricettive e operatori di trasporto comunichino in maniera chiara le proprie politiche sostenibili e solo il 38% pensa che le strutture sostenibili siano facilmente riconoscibili e ben segnalate su siti di booking online, in agenzia o sul sito della struttura.

Gli standard internazionali come guida per la gestione della sostenibilità e per un turismo inclusivo.

Il mondo della normazione tecnica UNI e ISO ha contribuito molto nella diffusione di buone pratiche e azioni virtuose nel contesto delle Destinazioni turistiche. Di seguito un elenco (non esaustivo) dei principali standard di settore che possono accompagnare le organizzazioni, gli operatori nel percorso di qualità e sostenibilità che li aspetta:
» ISO 14001 – Gestione Ambientale
» ISO 37100 – Comunità Sostenibili
» ISO 17033 – Claim etici
» ISO 20400 – Acquisti sostenibili
» ISO 21401 – Sostenibilità per strutture ricettive
» ISO 20121 – Eventi sostenibili
» ISO 26000 e PdR 18 – CSR (Corporate Social Responsability)
» ISO 13009 – Spiaggia sostenibile e di qualità

 

Investire nell’ottenimento di una delle certificazioni sopraelencate costituisce un investimento a lungo termine che diminuisce nettamente il rischio di Green washing  e di comunicazione fuorviante e non veritiera.

 

Fonte: Pambianconews.com

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