Sapevi che anche le strutture ricettive, stabilimenti termali e balneari e impianti sportivi, sia pubblici che privati, possono ottenere una certificazione di sostenibilità? Stiamo parlando della Prassi di Riferimento UNI/PdR 131 che consente di incrementare il livello di accessibilità per persone con ridotta mobilità motoria o sensoriale.
Il conferimento di questa certificazione testimonia che la struttura, il trasporto interno, gli spazi urbani e rurali, le attività ricreative, il food e beverage ma anche le strutture per eventi MICE, gli stabilimenti balneari e sportivi seguono le buone prassi e rispettano i requisiti fondamentali di accessibilità per permettere alle persone di muoversi in autonomia, comodità e sicurezza.
Perché è importante migliorare l’accessibilità dei servizi turistici?
Migliorare l’accessibilità dei servizi turistici e sportivi significa facilitare e incrementare nettamente la qualità e l’indipendenza dell’esperienza di visitatori portatori di disabilità, incrementando l’inclusione e l’uguaglianza sociale a livello più ampio. Le strutture che decidono di intraprendere questa certificazione scelgono di investire nella qualità del servizio offerto, aumentando considerevolmente la propria competitività sul mercato e differenziando la propria offerta.
La norma in breve
Come anticipato in apertura, questa norma si rivolge agli operatori delle strutture ricettive, degli stabilimenti termali, degli stabilimenti balneari e degli impianti sportivi e li guida nell’implementazione di numerose azioni, accorgimenti ed iniziative che rendono il servizio più fruibile al pubblico. La norma tratta gli aspetti della progettazione di servizi accessibili, dei requisiti di informazione e comunicazione agli ospiti, ma anche dell’accessibilità fisica agli ambienti ed edifici e all’organizzazione dei trasporti. La Prassi offre indicazioni sia per le strutture localizzate in aree urbane, sia per quelle che si trovano in aree rurali oltre a dare suggerimenti per le attività ricreative, culturali, attività escursionistiche all’aperto e visite guidate all’interno di musei. Inoltre, la prassi copre tutta l’ampia gamma del settore MICE (Meetings, Incentives, Conventions and Exhibitions) cioè attività quali mostre, conferenze, cerimonie di premiazione, riunioni grandi o piccole, festival, raccolte di fondi, esposizioni e fiere commerciali, concerti all’aperto e fiere di strada della comunità locale. Infine, le linee guida della Prassi prende in esame le strutture F&B (Food and Beverage), gli impianti sportivi e gli stabilimenti balneari.
Da dove iniziare?
Di cruciale importanza per la compliance all’accessibilità è la fase di progettazione. Tutti i fornitori di prestazioni turistiche e le organizzazioni che gestiscono gli impianti sportivi devono progettare i loro servizi ed infrastrutture in modo olistico, inclusivo ed accessibile in tutte le varie fasi che costituiscono i servizi fruibili dalla clientela. Una progettazione efficace permette di raggiungere un duplice obiettivo: 1) l’adempimento da parte del fornitore dei requisiti previsti dalla UNI/PdR 131:2023 e 2) l’avvio di un circolo virtuoso di collaborazione tra la rete di fornitori di servizi che, collaborando, permettono di dare luogo a una catena continua di accessibilità per il cliente. Alcuni dei requisiti di progettazione inclusiva comprendono:
- la formazione di tutto il personale
- l’accessibilità alle infrastrutture che costituiscono il servizio
- la fornitura di informazioni chiare sia online sia in loco in merito ai mezzi di trasporto accessibili per raggiungere
la sede e la disponibilità ad offrire assistenza lungo il percorso - la possibilità di accedere e partecipare alle attività ricreative, eventualmente adattandole ad hoc per renderle più inclusive
- la presenza di informazioni in braille o altri ausili per ipovedenti, la possibilità di avere una guida LIS, o la segnalazione zone di ristoro attrezzate con servizi igienici adeguati
Prassi di Riferimento UNI/PdR 131 come strumento operativo
La UNI/PdR 131, oltre che ad essere un documento esplicativo, è anche un prezioso strumento operativo. La norma è corredata infatti di 3 appendici contenenti raccomandazioni pragmatiche per la certificazione di accessibilità, una checklist per lo svolgimento degli audit e un esempio di rapporto di verifica. Grazie alla checklist per Audit presente in appendice B, si può prendere visione dei requisiti che i fornitori dei servizi devono implementare e valutare per garantire un’inclusione quanto più estesa possibile. La stessa checklist è difatti utilizzata per le attività di verifica di conformità di prima, seconda e terza parte (certificazione).
Quanto dura la certificazione? Chi esegue l’Audit?
A certificare la conformità delle strutture alla PdR 131, che ha durata triennale, possono essere solo gli organismi di certificazione accreditati secondo la ISO / IEC 17065.
Agevolazioni economiche per innovare verso l’accessibilità
La PdR 131 è stata redatta da esperti del Ministero del Turismo insieme a UNI e Accredia ed è totalmente in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030. La scrittura della norma è stata supportata dai finanziamenti appositi del Ministero e dai fondi provenienti dal PNRR. Come riportato sul sito del Ministero del Turismo è stato stanziato un apposito fondo per sostenere lo sviluppo e la diversificazione dell’offerta turistica rivolta alle persone con disabilità e favorire l’inclusione sociale. L’intervento – che prevede una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 – è volto a finanziare i servizi utili al conseguimento delle certificazioni di accessibilità: UNI ISO 21902:2022 – Turismo accessibile per tutti – Requisiti e raccomandazioni ; UNI CEI 17210:2021 – Accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito – Requisiti funzionali; UNI/PdR 92:2020 – Stabilimenti balneari – Linee guida per la sostenibilità ambientale, l’accessibilità, la qualità e la sicurezza dei servizi.